La Madonna sulla quercia di Stupinigi Roberto D’Amico Erano quasi le cinque dell’11 aprile 1994. Eugenio Palio percorreva come sempre la strada che porta verso Orbassano per andare al lavoro. Quella mattina però la sua attenzione venne attratta da una luce abbagliante proveniente dall’interno del parco pubblico di Stupinigi, nel tratto tra la Palazzina e la frazione Tetti Valfrè: u na sfera lucente di color oro pareva appoggiata delicatamente su una grande quercia. Vincendo la paura, l’uomo lasciò l'auto e si avvicinò a piedi a quella luce. Ad un certo punto la vide aprirsi ed uscirne dei raggi dorati molto luminosi. “ Mi volto per fuggire, - raccontò Eugenio - ma sono raggiunto da una voce melodiosa: “Avvicinati, non temere!” Guardo in giro, ma non c'è nessuno. Per la terza volta la voce mi invita: “Eugenio, non avere timore, avvicinati!” All'udire il mio nome scandito con tanto amore da una voce così melodiosa, mi fermai, e la mia paura mi era passata. Mi volt...
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