Cinquant’anni dopo, sulle tracce dei pilastrini del 1706 Roberto D’Amico Ho recentemente ritrovato in una cartellina contenente miei vecchi appunti alcune fotografie in bianco e nero dei primi anni ’70 di alcuni dei pilastrini commemorativi della vittoria sui francesi del 1706. Per ordine di Vittorio Amedeo II, a partire dall’aprile del 1708, di quei pilastrini ne vennero prodotti e collocati oltre duecento “ in linea in quella distanza l’una dall’altra che sarà stimata conveniente cominciando da Lusent sin al Palco Vechio, nell’istesso sitto ove l’armata francese aveva formata la sua linea per l’Assedio .” In pietra grezza, di forma stretta e allungata, alti circa un metro, questi piloncini ex-voto erano di fattura molto semplice, ma ebbero un grande impatto emotivo sulla popolazione. Nella loro part...
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Il segreto della “quarta età” dei filosofi dell’antica Grecia Roberto D’Amico Tutti coloro che hanno studiato i filosofi greci si sono domandati come abbiano fatto quelle menti straordinarie a sezionare ogni angolo delle reazioni e interrelazioni umane, a immaginare la materia e l’universo come mai prima di loro nessuno aveva fatto e a scrivere così tanti trattati durante la loro esistenza. Cosa li spingeva ad elevare in quel modo sublime il loro pensiero e a gettarsi nelle loro profonde elucubrazioni? Cosa a...