L’angelo dimenticato di Valgioie… Roberto D’Amico Palazzo Marchini, in origine “Villa Grondana, la splendida villa dove è oggi ospitato il Municipio di Giaveno, fu costruito dall’ aristocratica famiglia Molines, di origine spagnola, che lo abitò dal 1553 al 1901, quando l’ultimo erede della casata lo lascò in eredità al suo segretario Francesco Marchini. Da questi passò poi alla sorella, Maria Teresa Marchini, ultima della sua famiglia, che nel 1926 donò alla comunità il palazzo e il parco annesso. Nel porticato che abbellisce la facciata del palazzo si possono vedere il busto di Francesco Marchini e due targhe marmoree, una del 1788 che ricorda Re Vittorio Amedeo III e una del 1931 che ricorda la donazione di Maria Teresa. Pochi sanno, però, che sotto quel portico vi è anche un pezzo di storia valgioiese, un vero gioiello medievale di cui è giusto conservare memoria per le generazioni future. Si tratta, infatti, di un bellissimo frammento di affresco appartenut...
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Il massone Gioanetti e le reali porcellane di Vinovo Roberto D’Amico Le più antiche notizie sull’esistenza di fabbriche di ceramiche nello stato dei Savoia risalgono al 1560, quando il Duca Emanuele Filiberto chiamò a Torino alcuni maiolicari da Urbino e Faenza, ma non diede i risultati sperati. Nel 1659 ci provò di nuovo Carlo Emanuele II, che per far risorgere l’industria delle “faenze”, con un editto concesse privilegio di esclusiva produzione e vendita ad una fabbrica sorta due anni prima al Regio Parco impiantata da Giovanni Giacomo Bianchi di Genova. Fu però solo dopo il 1725 che Torino divenne un centro importante dell’arte ceramica grazie alla fondazione in Borgo Po di una nuova fabbrica di maioliche ad opera del pinerolese G...
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