L'enigmatica scultura di Borgone di Susa

Roberto D'Amico




Cinquant'anni fa mi ero occupato del cosiddetto "Maometto", un'opera che allora era pressoché sconosciuta. 
Pubblicai un articolo sul n 39 del 1972 della rivista "Clypeus"  dove parlai dell'interpretazione principale che allora ne veniva data e, cioè, che si trattasse di una rappresentazione di Giove Dolicheno.
Da tantissimo tempo mi ero riproposto di tornare a fare visita a quel reperto che avevo individuato all'inizio della mia vita di Ricercatore dell'Insolito, ma l'amica Katia mi ha preceduto, per cui, col suo permesso, ho deciso di inserire nel mio blog il suo bellissimo articolo, tratto dal suo blog "Un'etruska fra le Alpi", che riporta molte più ipotesi sulla possibile interpretazione di quel reperto. 
Non credo che avrei potuto scrivere nulla di più e meglio e trovo stupido fare degli inutili doppioni. Tra l'altro, in uno dei suoi riferimenti dal WEB, il mio vecchio articolo viene citato come "memoria antica"... 
È stata una grande emozione vedere i filmati che Katia ha pubblicato. In realtà mi ricordavo un luogo diverso, con la scultura dietro ad un piccolo rio, che non mi permise di avvicinarlo. E non ricordavo neppure le coppelle e le macine non terminate... Ma forse sono solo abbagli di una memoria ormai troppo lontana.
Buona lettura... 



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